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Gli incontri-laboratorio nelle scuole

Gli incontri-laboratorio nelle scuole

In questa sezione è possibile visualizzare una galleria fotografica degli incontri-laboratorio nelle scuole e dei lavo di cartelloni della resilienza.

I laboratori della resilienza sono applicabili a diversi contesti, dalle scuole agli ambiti associativi, dalle carceri ai centri antiviolenza ma partono tutti da un concetto molto semplice che arriva dritto al cuore dei bambini (e non solo): “Un fatto tragico, io lo modifico!”, canta il gatto Zeus.

Durante gli incontri che durano circa un’ora e trenta, infatti, è proprio partendo dal testo della canzone di Zeus il gatto magico e dalle sue mille trasformazioni, che le formatrici e i formatori di Tutto un altro genere hanno ideato le loro attività creative ed educative, sviluppando una sorta di metodo che è al centro dei loro cicli di formazione e in continua evoluzione (link a Progetti in corso - Formare i formatori).

Certi del potere curativo della parola e della musica, attraverso l’arte di raccontare storie di tutto un altro genere, si sviluppa un’attività creativa – a seconda del contesto e dell’età dei bambini- con al centro il concetto di resilienza. L’idea degli incontri, e di tutto il progetto, è quella di trasformare la realtà con la bellezza e l’empatia, usando la musica, la danza, il teatro, il disegno, attraverso l’uso di tanti diversi materiali e colori, esplorando le possibilità che il saper fare ci può donare per cambiare la realtà. I formatori e le formatrici guidano i bambini e le bambine a scoprire che dentro ognuno di loro ci sono tante risorse, che a volte sono spente e nascoste. E che bisogna soltanto essere bravi e saperle cercare o a farsi aiutare dagli altri per poterle individuare. Quali sono queste risorse che ci possono aiutare nei momenti difficili? Se abbiamo litigato con amico, cosa possiamo fare, in prima persona, senza dare la colpa all’altro, per non perderlo? Se abbiamo preso un brutto voto a scuola, cosa possiamo fare noi, in prima persona, senza dare la colpa alla maestra, per migliorare? Cosa possiamo fare, sapendo che la nostra Terra vive e si trasforma attraverso i terremoti, per non morire sotto le macerie delle nostre stesse case? Cosa possiamo inventare per affrontare con resilienza una pandemia planetaria? Prevenire, educare, conoscere e trasformarci. Esattamente come è stato fatto col gatto Zeus.

I cartelloni della resilienza

Solitamente alla fine di ogni incontro i risultati del lavoro svolto vengono riportati sul nostro cartellone della resilienza in cui risiede il significato di trasformazione che vogliamo dare a questa parola, così abusata oramai. È sempre favoloso vedere come i bambini sappiano molto bene - ancora prima di noi adulti – quali siano le parole che servono a trasformare la nostra vita in un’esperienza positiva nei momenti difficili.

Sfogliando la nostra galleria (link a galleria dei cartelloni della resilienza) scopriamo che il lavoro che facciamo in classe è proprio una magia, non credete? È una trasformazione di una copertina bianca e squallida in una unica e irripetibile. Le parole che sono più spesso emerse sono: amore, amicizia, abbracci, sorrisi, condivisione, gentilezza, fiducia. Ma anche tristezza, paura, gelosia. Non è retorica. Perché a fronte delle 27 classi incontrate (dislocate in contesti molto diversi: Roma, Amatrice, Viterbo nel Lazio, Carpi in Emilia Romagna, Savona in Liguria) i bambini hanno evidenziato tutti la stessa esigenza: riempire la parola resilienza, che per loro era una parola nuova e sconosciuta, di tanti nuovi significati, di tante parole magiche che esprimono perfettamente a quale sistema valoriale e a quali sentimenti e gesti fanno riferimento per risolvere le loro situazioni problematiche, che possono essere anche semplicemente una litigata con un amichetto o con una sorella, una fiducia tradita... Le esperienze narrate e condivise in classe sono state tante e tutte molto interessanti e utili.

Sono uscite storie di bullismo, di perdite importanti, di trasferimenti: tutto questo patrimonio lo stiamo archiviando e faremo una pubblicazione con tutti i manifesti della resilienza realizzati perché sono davvero una fotografia della generazione attuale dei bambini dai 6 ai 9 anni.

Qualche dato

Durante l’a.s. 2019-2020 sono state realizzate più di 500 ore di incontri-laboratorio nelle scuole del Lazio, a partire dalla scuola di Amatrice e dell’Umbria, oltre che numerosi concerti di orchestre e cori  che hanno sposato la nostra causa; abbiamo lavorato anche nelle associazioni del Centro Italia, dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con l’associazione Zero K.

Sono stati realizzati incontri anche con gli adulti (link: https://www.facebook.com/memoriaeresilienza/posts/727569504419955) grazie alla collaborazione con associazioni come Figli di Abramo – Figli della pace, che ci hanno dato modo di capire come il nostro lavoro possa essere incisivo a tutte le età.

Nel giro di due anni sono stati incontrati più di 3000 bambini e bambine sia in presenza che on line. Infatti, durante la pandemia, a partire da marzo 2020, sono stati realizzati laboratori anche a distanza nelle classi che ci hanno permesso di lavorare con le loro classi virtuali e sono stati realizzati laboratori on line dedicati ai bambini 3-6 anni (linkare a Zeus e le emozioni tra le attività), in età prescolare, che hanno partecipato con le loro famiglie con grande entusiasmo vista la difficoltà a gestire i bambini in quella fascia d’età durante il lock down.

Inoltre ha preso vita il ciclo di foto e poesie dal titolo “Fotografiamo la bellezza e la tradizione” (link sezione Attività) dedicato ai bambini e alle famiglie durante il lock down tra marzo e giugno 2020, nato per fotografare una situazione sociale, culturale e umana del tutto particolare dettata dalla pandemia da covid 19. Sono pervenuti nel giro di 2 mesi più di 30 poesie, video e fotografie che hanno affrescato un’Italia affaticata, spaventata ma anche piena di speranza e creatività.
Durante l’estate 2020 invece sono stati realizzati incontri presso i centri estivi delle scuole di Rieti (https://www.facebook.com/memoriaeresilienza/posts/885103121999925) e presso la Caritas di Amatrice (lin a Attività Centri Caritas Amatrice), all’aperto e in sicurezza, che hanno permesso di ritrovare quell’empatia che solo la presenza sa dare e che tanto ci era mancata.

All’inizio dell’a.s. 2020-21 sono stati avviati una serie di incontri all’aperto – vista la situazione epidemiologica - nelle scuole materne del I Municipio sez. News Scuole I Municipio) di Roma, con cui è stata avviata una convenzione. Il Municipio ha parallelamente acquistato 100 copie dell’audiolibro da distribuire a tutte le classi del suo territorio ritenendo il libro molto utile come strumento didattico e contribuendo sensibilmente anche al nostro Fondo per la ricostruzione (Link a Sostienici). Grazie!

 Formatori e formatrici Zeus

Valentano marzo 2020 Patrizia Sassara

2C Leopardi a distanza - Michela maggio 2020

Scuola Quiliano - Paolo Mantero marzo 2021

Scuola Amatrice - 2 dic. 2019

Centro estivo Rieti - Michela luglio 2020

Pistelli Roma

Ischia di Castro, Marta, Capodimonte (VT)

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